18 Dicembre 2024

Uffici, ritorno di interesse da parte degli investitori. Ma solo se classe A+

 

Netta ripresa del mercato immobiliare direzionale nel primo semestre 2024 in particolare a Milano e Roma, con un significativo aumento degli investimenti nel settore degli uffici e negli asset sostenibili. Ma nel futuro ci saranno soprattutto operazioni di riconversione e progetti di riqualificazione urbana trainati dalla crescente richiesta di immobili sostenibili.

E’ quanto emerso dall’ultima edizione del Real Estate Data Hub realizzato dai centri studi diRe/Max Italia, Avalon Real Estate e 24max.

“Nel primo semestre 2024 l’asset class uffici ha riguadagnato una posizione di rilievo. Un recupero inaspettato dopo un 2023 segnato da un significativo calo degli investimenti nel settore direzionale”, sottolineano gli esperti secondo cui il 2024 rappresenta un anno di svolta derivante dalla ritrovata fiducia di operatori e investitori.

Nel primo trimestre 2024, il mercato ha registrato un volume di investimenti di circa 500 milioni di euro, che hanno superato gli 800 milioni a fine semestre, pari al doppio degli investimenti effettuati nello stesso periodo del 2023.

Milano ha confermato il suo ruolo di capitale finanziaria e centro nevralgico dell’attività immobiliare del Paese, catalizzando un volume di investimenti molto superiore rispetto al passato. Anche Roma ha visto una crescita significativa, sebbene la domanda rimanga più limitata rispetto al capoluogo lombardo.

“C’è un interesse crescente tra gli investitori nazionali e internazionali verso gli asset immobiliari che tengano conto delle mutate esigenze dei lavoratori, oltre che dei criteri di sostenibilità ambientale: sempre maggiore importanza viene data a spazi flessibili che favoriscano le interazioni informali e il benessere dei dipendenti, migliorando la produttività. I nuovi spazi uffici”, spiega Paolo Ranieripartner di Avalon, “prevedono zone lounge, cucine condivise, sale relax e, in generale, aree che promuovano una cultura aziendale positiva”.

Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, a Milano sono stati assorbiti circa 170.000 mq (inclusi let e sub-let), confermando una domanda vivace da parte delle aziende, in particolare nei settori della finanza, tecnologia e consulenza. La vacancy si è attestata intorno a una media del 9,5%, con i livelli inferiori nel Cbd della città (circa 2%). Diversa la situazione a Roma, dove sono stati assorbiti circa 70.000 mq di spazi a uso ufficio, con una vacancy nell’intorno del 7,5% e percentuali di sfitto minime (circa 1,5%) nel Cbd. A Roma, come a Milano, appare sempre più forte la richiesta di immobili in classe A/A+, che rappresenta il 40% della domanda totale.